martedì 29 dicembre 2015

#BuonAnno

Appuntamento domani, mercoledì 30 dicembre ore 19.00 in sezione a S.M.Mole - Via Silvio Pellico 81.
Sarà l'occasione per chiudere insieme il 2015 politico e augurarci il miglior 2016 possibile: per le persone, per la politica e per ciò che da persone in politica potremo e sapremo fare per la nostra Città.



mercoledì 16 dicembre 2015

BRINDISI DI BUONE FESTE

SABATO 19 dicembre ore 18.30
Sezione PD Via S. Pellico 81 S.M.Mole
"BRINDISI DI BUONE FESTE" con il Partito Democratico di Marino 
Passaparola 


IL NOSTRO LAVORO

Tali elaborati programmatici sono il prodotto  di un lavoro lungo e minuzioso, iniziato subito dopo il congresso del PD di Marino con l' attivazione dei tavoli tematici e proseguito attraverso la tre giorni a Cava dei Selci e la festa de l’Unità a Cave di Peperino ed infine i c.d. "Giovedì programmatici". Il lavoro ha visto impegnati le donne e gli uomini del Partito Democratico di Marino che hanno scelto, in virtù di quella passione politica che sempre contraddistingue i militanti del centrosinistra, di dedicare il proprio tempo alla costruzione del bene comune per la proprio città,  incontrandosi ogni giovedì da ottobre fino alla data dell’approvazione dell’ultimo documento in riunioni “programmatiche”, ove si è avuta la possibilità e l’opportunità di redigere i seguenti documenti, approvati successivamente all'unanimità dal Direttivo.
Con questa piattaforma ci mettiamo a disposizione della costruzione dei rapporti di alleanza attraverso il confronto e il dialogo, con l'obiettivo di mettere in campo un progetto politico per restituire futuro alla Città di Marino.

PIANIFICARE E GESTIRE IL TERRITORIO

Il Piano Regolatore Generale costituisce lo strumento obbligatorio di riferimento per la governance di  tutte le iniziative pubbliche e private che intendono intraprendere attività legate allo sviluppo economico, sociale e culturale delle Comunità locali, oltre che IL mezzo di tutela ambientale, ovvero predisposto in conformità degli strumenti sovracomunali di programmazione e tutela.
La variante generale al P.R.G. del Comune di Marino è stata adottata nel 2000 ed approvata dalla Regione Lazio nel 2004, ed è pertanto VIGENTE da oltre 10 anni.           10 anni durante i quali è stata oggetto di numerose varianti puntuali, alcune delle quali non ancora approvate dalla Regione Lazio,  che ne alterano fortemente l’incremento della capacità insediativa residenziale prevista in sede di prima formazione. 
La scelta che la prossima Amministrazione Comunale dovrà compiere, non potrà che essere indirizzata ad una revisione dello strumento urbanistico generale per adeguarlo alle attuali esigenze socio economiche in funzione di tutte le tematiche che presentino valenze qualitative e ponendosi davanti a queste, scevri da qualsiasi pregiudizio ideologico.
Si rende necessario, di contro, ragionare anche fuori dai perimetri comunali su zone di immediata adiacenza  per gli interventi che interessano lo sviluppo anche indiretto del nostro territorio.
Rimane fondamentale il confronto dentro una visione complessiva della pianificazione del territorio, non attraverso percorsi puntuali, ma con il supporto di studi previsionali, di compatibilità e di impatto sul tessuto esistente e sulla qualità della vita, della  socialità delle periferie e dei vari centri urbani che gravitano nell’orbita dell’area vasta oltreconfine.

Da questo alcuni dei motivi delle scelte:
1.    Il P.R.G. si basa su un dimensionamento riferito ad una previsione decennale, ai sensi dell’art. 4 della Legge Regionale 72/75. L’attuale è stato approvato nel 2004, quindi nel 2016 ha abbondantemente superato i 10 anni della stessa previsione creando di conseguenza le condizioni per la revisione, rispetto a nuove e più attuali scelte di Gestione Territoriale  che sicuramente la  Nuova Amministrazione è in debito e diritto di fare;
2.    Le previsioni del P.R.G. vigente hanno avuto attuazione in maniera non omogenea e nella discontinuità con le problematiche che si evidenziano, seppur in modi diversi per ciascuna zona territoriale;
3.    Sono state adottate molte  varianti puntuali, oltre a quelle speciali su aree perimetrali, senza che alcune abbiano ancora visto concluso l’iter di approvazione e il cui impatto sul territorio non è attualmente ben definibile per quelle vigenti e ancor meno per quelle adottate o in via di approvazione;
4.    Sono ancora pendenti e da definire molte delle istanze di sanatoria presentate ai sensi delle leggi 47/85, 724/94 e 326/03,  soprattutto per quegli insediamenti abusivi che sono stati realizzati in aree  sottoposte a vincoli, rendendosi necessaria una più completa individuazione dei rimanenti nuclei spontaneamente sorti.

Il processo di revisione che si dovrebbe mettere in atto, è quindi fondato almeno su quattro fattori fondamentali:
         La verifica dello stato di fatto, ivi compresi gli atti di governo prodotti e i loro effetti sule territorio, in modo da poter comporre la carta delle criticità e delle valenze;
        La formazione degli indirizzi strategici e programmatici attraverso apposite linee guida  che dovranno essere date in relazione all’esigenza del mutato quadro socio economico  per la messa a punto delle azioni e dei progetti di sviluppo del territorio;
         La considerazione dell’evoluzione della legislazione urbanistica   e degli eventuali  adeguamenti derivanti da atti di qualsiasi natura sovraordinata ai quali, in fase di revisione della strumentazione urbanistica generale, è necessario adeguarsi;
         Il valore della partecipazione per la qualità del Piano.

I quattro fattori costituiscono la cornice per lo sviluppo della politica urbanistica comunale e devono essere, altresì,  il riferimento per la valutazione delle eventuali proposte di modifica che potranno pervenire da soggetti esterni all’Amministrazione Comunale e che potranno essere accolte per il raggiungimento dell’interesse pubblico prevalente.
E’ fondamentale ed imprescindibile, quindi, procedere a un esame preventivo dello stato di attuazione del PRG,  quale base fondamentale di conoscenza del territorio, necessaria per la comprensione non solo di quanto accaduto, ma anche della vigente strumentazione e delle dinamiche in atto, tramite una approfondita indagine valutativa e comparativa effettuata con criteri omogenei estesi ai vari fattori di interesse urbanistico tra centro e periferie.

Gli indirizzi strategici che si intendono sviluppare con la revisione del PRG sono:
1.    Verifica dell’impianto generale del vigente PRG e sua revisione critica;
2.    Contenimento del consumo del suolo;
3.    Valorizzazione delle aree comunali;
4.    Riqualificazione delle aree degradate;
5.    Politiche abitative sociali;
6.    Reperimento, razionalizzazione e valorizzazione delle aree per servizi, spazi scolastici, sociali, culturali e sportivi;
7.    Realizzazione e qualificazione degli assi urbani principali e di quelli sovracomunali;
8.    Sviluppo delle attività produttive, turistiche e commerciali
9.   Programmazione delle opere pubbliche e individuazione dei fattori di copertura   finanziaria degli stessi. 

Le finalità e gli obiettivi fondamentali che ci si pone con la revisione del Piano sono pertanto quelli di conferire qualità al processo di sviluppo urbanistico, anche attraverso un’azione di tutela e valorizzazione delle risorse economiche ed ambientali esistenti.
Allo stato attuale è necessario che la città si interroghi sulla propria capacità di elaborare un nuovo modello di sviluppo economico e sociale. Un modello che le restituisca una identità ed un ruolo di qualità nel pieno rispetto dell’interesse pubblico.
La revisione del PRG dovrà dunque rappresentare una occasione di riflessione sul tema del complesso sviluppo economico della città ed un ruolo fondamentale del Piano sarà quello di contribuire all’individuazione delle reali  vocazioni economico-sociali del territorio e creare le condizioni perché queste siano attuate, integrando nel  PRG ogni elemento socio economico conosciuto in seguito sia all’utilizzo dei dati e delle informazioni disponibili che di quelle ancora da reperire, organizzare e sistematizzare nell’analisi comparata di cui sopra.
E’ necessario infine, tornare ad approfondire, discutere, studiare e accogliere contributi esterni a partire da quelli delle Associazioni di Categoria, ed avviare conferenze con i Comuni circonvicini e la cui iniziativa, nel rispetto delle esigenze dei confini e dei confinanti,porterebbe alla città il ruolo di capofila nello sviluppo del territorio di area vasta.

approvato dal direttivo del Partito Democratico di Marino in data 13 novembre 2015.



Circolo di Marino  RM

IL PARTITO DEMOCRATICO PER IL COMUNE

ABBIAMO L’OBBLIGO


Nella prossima primavera si svolgeranno le elezioni amministrative nella nostra Città.
Sono a tutti note le vicende che hanno interrotto la legislatura e vicende che non sono purtroppo politiche. Marino è stata trascinata in una drammatica vicenda giudiziaria che ha visto coinvolta l’amministrazione comunale di centrodestra.
Con questo importante appuntamento “abbiamo l’obbligo” e il dovere di assumere un atteggiamento attivo e propositivo, al fine di presentare una proposta politico-elettorale seria e strutturata ai Cittadini di Marino.
I prossimi anni saranno dal punto di vista sociale ed economico ancora particolarmente difficili, specie nella gestione del Territorio.
Da questo:

Abbiamo l’obbligo in vista delle elezioni, di organizzarci per presentare una proposta politica, la più rappresentativa possibile, in grado di interpretare le esigenze e le istanze dei Cittadini con l’obiettivo di ridare vita e vitalità al nostro Paese.
Sono per tutti anni difficili dal punto di vista sociale, economico, culturale e politico. Spesso le contrapposizioni non hanno consentito un sereno e proficuo confronto tra le parti politiche, impedendo di fatto quella collaborazione che avrebbe certamente consentito la crescita di noi tutti insieme, nel nostro paese.

Abbiamo l’obbligo di ricomporre e unire una comunità che prima di essere politica è Umana e Solidale.

Abbiamo l’obbligo di far finire il tempo dei solisti, del “penso io per tutti” e dei famosi accordi pre-elettorali che finiscono sempre per condizionare le scelte degli Amministratori nei 5 anni successivi.

Abbiamo l’obbligo di tentare di fare più squadra, se vogliamo uscire dalla crisi e dai ritardi in cui versa il nostro paese da ormai troppi anni, attraverso la collegialità, il confronto ed il quotidiano ascolto della gente;

Abbiamo l’obbligo di organizzare una nuovo organismo capace di avviare una nuova stagione politica con persone capaci, disponibili e competenti  

Abbiamo l’obbligo di chiudere questo periodo che non ha fatto progredire Marino, che non l’ha modernizzata bensì arretrare, che non ha consegnato alle nuove generazioni spazi e luoghi di incontro, che non ha offerto occasioni e opportunità per i giovani, tutele per i più grandi, rispetto per chi non c’è più, occasioni per migliorare la propria condizione lavorativa e sociale, sicurezza per le nostre famiglie, salvaguardia del nostro territorio, decoro nel paese, pulizia nelle piazze e nelle strade.

Abbiamo l’obbligo di avviare una nuova fase facendo prevalere i progetti e le iniziative che noi vogliamo e possiamo realizzare per il nostro paese partendo dalle cose non fatte e dal riconoscimento dei comportamenti sbagliati che vanno riconosciuti, con l’obiettivo di evitare che si possano commettere di nuovo e senza voler giudicare nessuno.

Abbiamo l’obbligo di partire dall'autocritica, ovvero individuando gli errori commessi nelle ultime elezioni amministrative e nella successiva attività politica e considerando questo come un passaggio storico per noi tutti piuttosto che per le nostre famiglie e che molte delle nostre certezze verranno, nei prossimi anni, messe in discussione.

Abbiamo l’obbligo di essere ottimisti, positivi ma realisti.

Abbiamo l’obbligo di avere la giusta ambizione personale e come comunità Umana e Politica, riscoprire l’orgoglio di appartenere al Paese in cui viviamo.

Abbiamo l’obbligo di ripartire da un franco, sereno e rispettoso dibattito, iniziando proprio dall’interno del nostro Partito e per cercare di evitare il ripetersi dei tanti errori, evidentemente commessi.

Abbiamo l’obbligo di far prevalere il buon senso, la ragionevolezza, il merito e la coerenza in modo da uscire rafforzati dal dibattito interno e per poter essere credibili all’esterno.

Abbiamo l’obbligo come classe dirigente, di presentare un progetto politico credibile per il Paese. La gente è stanca dei litigi e divisioni. Ha bisogno di essere rassicurata e confortata e specie quando è costretta ad affrontare situazioni e problemi difficili da soli e senza aiuto alcuno.

Abbiamo l’obbligo di presentarci come quella forza del cambiamento per poter modernizzare il Paese, per alzare il livello qualitativo della vita, e per chiudere la stagione delle ingiustizie e delle iniquità. Un Paese che assuma una funzione cardine nell’Area Vasta, potendo competere nel ruolo di autentica Città.

Abbiamo l’obbligo di proporre qualcosa di concreto e provare a cambiare, migliorando la società in cui viviamo e a cui vogliamo partecipare in maniera attiva e collegiale.

Abbiamo l’obbligo di assumerci delle responsabilità, correre rischi, fare sacrifici mettendoci tutti in discussione, ovvero provare a costruire giorno dopo giorno il nuovo progetto politico per Marino e i cui risultati dovranno essere di breve, medio e lungo periodo.

Abbiamo l’obbligo di ridare alla POLITICA il ruolo che le compete, tornado a farla perché solo in questo modo si potranno avere le idee più chiare sugli scopi e gli obbiettivi da raggiungere.

Abbiamo l’obbligo di tornare a farci carico delle reali esigenze e le istanze del territorio, alimentare e sostenere una maggiore partecipazione alla vita sociale, economica e politica dei Cittadini.

Abbiamo l’obbligo di presentare ai Cittadini una proposta Politica e Amministrativa alternativa e credibile evitando l’illusione della “promessa” ma supportata da atti concreti e legittimi, in particolare verso il Lavoro e lo sviluppo Economico.

Abbiamo l’obbligo di farlo dimostrando di essere seri, ma allo stesso tempo severi e scrupolosi con noi stessi.

Abbiamo l’obbligo di far tesoro dalle esperienze fatte attraverso gli incontri degli scorsi mesi e sia ai tavoli tematici che nel costante dibattito interno al partito e in modo che scaturiscano le linee guida delle attività politiche amministrative su cui indirizzare il nostro programma elettorale, in modo che sia:


  • APERTO AL RAPPORTO CON I CITTADINI, FONDATO SU UN VERO DECENTRAMENTO, SULLA LEGALITA’, SULLA TRASPARENZA E SULLA PARTECIPAZIONE;

  • CONCEPITO, NON COME UN'AZIENDA CHE DEVE FAR QUADRARE I CONTI A DANNO DELLE POLITICHE SOCIALI, MA COME UN SERVIZIO PUBBLICO CHE SODDISFA I DIRITTI ED I BISOGNI DEI CITTADINI;

  • CHE DIFENDA IL RUOLO PUBBLICO NELLA GESTIONE DEI SERVIZI E NON NE FACCIA, COME AVVENUTO FINO AD ORA, MERCATO, AFFIDANDOSI AD IMPRESE PRIVATE SULLE QUALI NON SI FANNO NEANCHE I DOVUTI CONTROLLI;

  • CHE PUNTI AL CONTENIMENTO DELLE TARIFFE E DELLE IMPOSTE PER TUTELARE I REDDITI PIU' BASSI;

  • CHE TUTELI GLI EQUILIBRI AMBIENTALI NEL TERRITORIO RENDENDOLI COMPATIBILI CON UN ADEGUATO SVILUPPO ECONOMICO;

  • CHE AGEVOLI LO SVILUPPO DEL COMMERCIO, DELL'ARTIGIANATO, DELLA PICCOLA IMPRESA, DEL TURISMO AL FINE DI ARGINARE LA DISOCCUPAZIONE;

  • CHE ESTENDA I SERVIZI SOCIALI PER SODDISFARE I BISOGNI DELLE CATEGORIE PIU' DEBOLI;

QUESTIONE DEMOCRATICA

La riforma degli Enti Locali ha prodotto una forte concentrazione di poteri attribuiti ai Sindaci e alle Giunte, riducendo il ruolo dei Consigli Comunali, l’eliminazione delle Circoscrizioni e il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte amministrative.

PROPONIAMO:
  • Maggior coinvolgimento del Consiglio nei processi decisionali.
    Informazione dei cittadini più puntuale, frequente ed esauriente.
    Apertura di uno sportello "Relazioni con il pubblico".
    Incontri mensili e consultazione dei cittadini non solo sulle cose fatte, ma sulle più importanti decisioni da prendere;
  • Ridistribuzione sul territorio di presidi amministrativi che tengano conto delle varie realtà geografiche, favoriscano il presidio territoriale, l’erogazione dei servizi essenziali e l’ascolto delle esigenze dei cittadini



POLITICHE DI BILANCIO

I tagli dei finanziamenti statali limitano pesantemente l’operatività dei Comuni, per cui si è sempre di più diffusa l’assurda concezione del Comune-Azienda che punta solo a far quadrare i conti riducendo le spese correnti, limitando gli investimenti, aumentando tasse e tariffe e privatizzando i servizi.

PROPONIAMO
  • No all’addizionale IRPEF perché è una tassa in più che si aggiunge alle numerose che già paghiamo;
  • No agli aumenti generalizzati delle tariffe, ma adottando una differenziazione in base a vari fattori quali ad esempio la produzione rifiuti, l’utilizzo dei beni ed il loro valore;
  • Recupero dell’evasione tributaria per ridurre la pressione fiscale.



SERVIZI PUBBLICI
E’ stato un grave errore affidare la gestione dei servizi pubblici in generale, ed in particolare nel caso del servizio idrico integrato, della pubblica illuminazione ecc.
Non è possibile fare mercato delle risorse locali.
Un imprenditore privato non ha come obiettivo i bisogni sociali, ma il solo profitto, e questo può ottenerloe spesso lo ottiene come è accaduto a Marino con l’acqua, con l’aumento delle tariffe e la riduzione dei costi spesso a scapito della qualità del servizio, o il taglio del costo del lavoro (riduzioni salariali, tagli del personale, contratti precari e subappalti incontrollati.
PROPONIAMO
·         La creazione di consorzi di gestione pubblici per trasporto pubblico locale, rifiuti, verde pubblico, vigilanza, ecc.; si può ugualmente ottenere efficienza e contenimento delle spese razionalizzando le gestioni, senza incidere sul piano tariffario;
·         Realizzazione del piano comprensoriale dei rifiuti:
·         Attivazione del sistema di raccolta differenziata porta a porta, compostaggio dei rifiuti organici e recupero e smaltimento dei rifiuti speciali;
·         Ridurre, attraverso il recupero, la raccolta differenziata ed il riciclaggio, la quantità dei rifiuti da conferire alle discariche realizzando impianti con moderne tecnologie e alte garanzie di sicurezza, da gestire direttamente a livello di Consorzio di gestione pubblica;
·         Verifica della possibilità di revoca degli affidamenti finora fatti e comunque creare un’apposita unità operativa che si dedichi a far rispettare le norme contrattuali e la carta dei servizi appaltati.





OCCUPAZIONE E SVILUPPO ECONOMICO
PROPONIAMO
·         Realizzazione di un “Piano di sviluppo” con la creazione di un’area produttiva nel nostro territorio, individuando tipologie produttive che diano garanzie di  crescita occupazionale, sicurezza dell’ambiente di lavoro;
·         Realizzazione di un “Polo espositivo permanente” di zona per i prodotti dell’agricoltura, artigianato e tipici;
·         Favorire la piccola imprenditoria giovanile e femminile artigianale, anche attraverso la promozione di corsi di formazione professionale;
·         Predisporre progetti per l’utilizzo di Lavori Socialmente Utili;
·         Incentivare il recupero e restauro del patrimonio abitativo del centro storico.



GESTIONE DEL TERRITORIO

Un Piano Regolatore vigente da oltre 10 anni, durante i quali si sono adottate numerose varianti, alcune delle quali non ancora approvate dalla Regione Lazio; la definizione di molte istanze di sanatoria presentate e che non hanno ancora visto concluso l’iter istruttorio; la scarsità dei servizi ed un’attività edilizia sviluppatasi in maniera disomogenea ci impongono di procedere ad un esame preventivo dello stato di attuazione del PRG, quale base fondamentale di conoscenza del territorio e tramite una approfondita indagine valutativa e comparativa effettuata  ci consentirà di assumere le migliori decisioni gestionali.


PROPONIAMO

·         Verifica dell’impianto generale del vigente PRG e sua revisione critica;
·         Rielaborazione del regolamento edilizio comunale con l’inserimento di parametri obbligatori nell’efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati;
·         Studio e conseguenti misure da approntare in termini di radioattività naturale (gas radon);
·         Contenimento del consumo del suolo;
·         Valorizzazione delle aree comunali;
·         Riqualificazione delle aree degradate;
·         Politiche abitative sociali;
·         Reperimento, razionalizzazione e valorizzazione delle aree per servizi e degli spazi scolastici, sociali, culturali e sportivi anche per valorizzare le aree tra il Centro Storico e i Centri di S. Maria, Frattocchie e Cava dei Selci;
·         Realizzazione e qualificazione degli assi urbani principali e di quelli sovracomunali;
·         Sviluppo delle attività produttive, turistiche e commerciali;
·         Programmazione delle opere pubbliche e individuazione dei fattori di copertura finanziaria degli stessi. 

approvato dal direttivo del Partito Democratico in data 4 dicembre 2015.

sabato 5 dicembre 2015

ANCHE A MARINO L’INIZIATIVA DEL PD “ITALIA, CORAGGIO”

“Italia, coraggio!”. A testa alta, senza paura il PD con 2.000 banchetti nelle piazze di tutta Italia. Prosegue la campagna del Partito Democratico tra la gente, per ascoltare i commenti dei cittadini, raccogliere idee e mostrare i tanti risultati dell’azione di Governo.
Sono ormai tre mesi che anche a Marino i militanti e gli organi dirigenti del Partito scendono in strada, con l’occasione dell’iscrizione all’Albo delle Primarie e del tesseramento, per incontrare i cittadini.
Sabato 5 e Domenica 6 dicembre e il week end successivo, il Partito Democratico scenderà con i banchetti nelle piazze di tutta Italia e ovviamente sarà anche nelle piazze marinesi,” ribadisce Franca Silvani, Segretaria del Pd di Marino.”
 Sarà l’occasione per uscire dai palazzi e scendere tra i nostri militanti e simpatizzanti. A questo sono chiamati anche gli eletti a tutti i livelli, ecco perché ospiteremo sabato anche il Senatore Bruno Astorre, che rispondendo all’appello di Renzi, incontrerà elettori e cittadini al nostro banchetto. È importante la presenza tra i cittadini, come abbiamo dimostrato in questi anni con i laboratori, i sondaggi, i sit-in, i presidi, le manifestazioni e i banchetti. A noi non piacciono i proclami, le crociate fatte ad hoc per il periodo elettorale o le chiacchiere da bar. Noi continuiamo il percorso iniziato con l’ultimo congresso del confronto diretto con gli elettori, rappresentando le loro problematiche e le loro istanze e soprattutto recependo i loro suggerimenti. Da parte nostra,” conclude la Silvani, “spiegheremo i provvedimenti del Governo Renzi e quanto fatto finora, spiegando cosa cambia concretamente nella vita degli italiani e dei marinesi.”
A Marino, i gazebo saranno presenti quindi, a maggior ragione, nelle seguenti PIAZZE:
SABATO 5 dicembre:
mattina ore 10.00/13.00 CAVA DEI SELCI – P.le dello Sport
pomeriggio ore 15.00/18.00 S.M.MOLE – P.zza P. Togliatti
DOMENICA 6 dicembre:
ore 10.00/13.00 MARINO CENTRO – P.zza Matteotti
Di seguito gli altri due appuntamenti per le iscrizioni albo/tesseramento, previsti per il mese di dicembre:
SABATO 12 dicembre: ore 10.00/13.00 CAVA DEI SELCI – P.le dello Sport
DOMENICA 13 dicembre: ore 10.00/13.00 S.M.MOLE – P.zza Sciotti

Fonte: MetaMagazine

Marino, Silvani (Pd): "Se faremo le Primarie chiederemo un anticipo. Ma..."

MARINO - La segretaria del circolo cittadino ammette la possibilità che il turno invernale non possa essere necessario. "Potremmo trovare la convergenza su un candidato sindaco unitario"
ilmamilio.it - contenuto esclusivo
Di Primarie si potrebbe anche "non morire". Assodato che l'indicazione, che comunque non appare un diktat, giunta nei giorni scorsi dalla direzione nazionale può essere disattesa o che comunque è possibile tentare di tornare all'antico. Insomma, la data del 20 marzo indicata dal Pd per le Primarie nei Comuni destinati alle Amministrative 2016 (LEGGI l'articolo) non piace granché. 
L'accezione vale soprattutto per Marino dove il centrosinistra ed il Pd in particolare punta comunque a chiedere l'anticipazione. "Sarebbe meglio votare a febbraio, come stabilito dal direttivo provinciale. Lavorare fino a fine marzo per le Primarie e poi pensare in un paio di mesi alle elezioni può diventare problematico", dice la segretaria del Pd marinese Franca Silvani.
C'è però un... però. "Stiamo ragionando sulla concreta possibilità di individuare da subito un nome condiviso sul quale convergere. Insomma, non è detto che le Primarie siano indispensabili". Tassativamente vietato parlare di nomi in questo momento ma la sensazione è che il centrosinistrapossa davvero trovare un accordo su un nome magari di estrazione civica che riesca a soddisfare tutte le parti in causa.
Prima del nome, però serve la coalizione. "Gli incontri si susseguono con una certa intensità - assicura la Silvani - e devo dire che c'è una buona sinergia. Abbiamo un gap importante di 7, 9mila voti da colmare ed è naturale rivolgersi alla componente più spiccatamente civica dell'elettorato. Le forze politiche con le quali stiamo dialogando sono naturalmente quelle dell'Unione dicentrosinistra (parte del Pd dopo le Primarie del 2014 seguì la candidatura a sindaco di EleonoraDi Giulio, ndr) e dell'Idv. Per il resto è tutto da vedere".
Nessun commento o riferimento neanche implicito alla sinistra. I comunisti sono distanti anni luce dalle posizioni del Pd e pensare ad una corsa unitaria appare impossibile. E, conti alla mano, forse anche inutile.

Fonte: Il Mamilio